Silent Forest: asian songbird crisis (La Foresta Silenziosa) è la Campagna EAZA per la Conservazione 2017-2019 che ha avuto avvio l’1 ottobre e che si estenderà fino al 30 settembre 2019. L’obiettivo che si propone è quello di intervenire con un contributo concreto da parte degli Zoo (attraverso una raccolta fondi, ma anche sostenendo ricerche scientifiche mirate e conducendo attività tese alla sensibilizzazione e informazione del pubblico) al superamento della situazione estremamente critica, che si è creata nelle regioni boschive dell’Asia sud-orientale (in particolare nell’Arcipelago della Sonda) a causa del pesante commercio illegale degli uccelli, in particolare canori, che vivono in quegli ambienti. La maggior parte di questi appartengono a specie ormai sull’orlo dell’estinzione, che, se non verranno adottate misure immediate, scompariranno in brevissimo tempo, ben prima che la gente possa rendersi conto della gravità del “vuoto” che si verrà a creare nell’ecosistema forestale asiatico, così come in quello globale. Un piccolo uccello può sembrare insignificante per l’equilibrio di una foresta, ma è parte di una catena alimentare, è fondamentale per la dispersione dei semi delle piante, volando può avvistare predatori e lanciare un segnale di allarme, salvando così altri animali di altre specie… É un piccolo, ma importantissimo componente della biodiversità. Tutto finisce quando lui scompare, per sempre. E con lui, per sempre, finisce il suo meraviglioso canto, che prima riempiva la foresta, contraddistinta ora da un triste e pesante silenzio! “Il silenzio” della natura è il messaggio più forte di questa campagna, un messaggio che emerge nel video diffuso sul canale youtube EAZA
Traduzione del testo del VIDEO
Ogni giorno gli uccelli canori delle foreste del sud est asiatico
vengono strappati in gran numero dal loro ambiente naturale
per essere venduti come pet o utilizzati in gare di canto.
Molti non riescono a sopravvivere alla cattura o muoiono dopo pochi giorni.
Queste specie sono ormai sull’orlo dell’estinzione.
Dobbiamo fare qualcosa subito,
prima che sulle foreste cada un silenzio senza fine!
Alla campagna è stato abbinato un sito web in cui si possono trovare informazioni e approfondimenti riguardanti l’argomento e dove vengono descritti i progetti che l’EAZA vorrebbe sostenere e finanziare: www.silentforest.eu
Traduzione in lingua italiana di alcune parti del sito a cura dell’UIZA
LA FORESTA SILENZIOSA
La critica situazione degli uccelli canori dell’Asia
La Campagna EAZA in difesa delle specie di uccelli canori delle foreste del sud-est asiatico
Questa è la prima Campagna che l’EAZA organizza per la conservazione degli Uccelli, nel caso particolare per la salvaguardia delle specie canore del Sud-Est dell’Asia.
Gli uccelli canori sono oggetto di un intenso traffico commerciale, fortemente radicato nella cultura locale, che ne determina un consumo insostenibile e che è dettato dalla richiesta di animali per competizioni canore, per uso domestico e da compagnia, per la medicina locale ed anche per uso alimentare.
Cosa vogliamo fare
Il nostro obiettivo è quello di migliorare la situazione degli uccelli canori nei loro habitat naturali, accrescendo la conoscenza e la comprensione delle minacce che mettono a rischio la sopravvivenza di queste specie e cosa gli zoo possono fare per salvarle.
Come ognuno può contribuire
Tutti sanno dell’esistenza di Uccelli con grande abilità nel canto, ma cosa può fare ognuno di noi per salvaguardare queste specie? Ci sono infiniti modi di farlo.
Leggi la nostra Campagna e dai la tua adesione.
Tutto sulla Campagna
Gli uccelli canori del Sud-Est asiatico sono oggetto di un commercio di enormi proporzioni, profondamente radicato nella cultura locale, che va a soddisfare la richiesta di esclusivi animali da compagnia, di esemplari utilizzati in spettacoli e competizioni di canto o anche destinati al consumo alimentare o alla medicina tradizionale.
I prelievi finalizzati a queste attività, spesso illegali, interessano centinaia di specie e milioni di uccelli ogni anno e sono quindi causa di un consumo di biodiversità assolutamente insostenibile. Questa è la ragione per cui gli uccelli che vivono nella regione a sud-est dell’Asia ed in particolare quelli che vivono nelle Grandi Isole della Sonda sono in cima alle priorità delle azioni da intraprendere a difesa della natura. Le Grandi Isole della Sonda, altamente diversificate dal punto di vista ecologico e caratterizzate dalla presenza di più di 850 specie di uccelli, molte delle quali endemiche, sono universalmente riconosciute come un vero “punto caldo” della biodiversità. Comprendono il Brunei, l’Indonesia occidentale (Bali, Java, Kalimantan e Sumatra), Singapore, la Malesia, il Myanmar e la Tailandia del sud. Fra queste, l’Indonesia ospita il numero più elevato di specie di uccelli classificate come Criticamente minacciate, Minacciate o Vulnerabili di estinzione nella lista rossa IUCN, sia nel continente asiatico che a livello globale. Ma…
Perché qui? …come mai ciò si verifica proprio in questa regione ?
Il problema è culturale. Gli uccelli canori, tenuti in piccole voliere, costituiscono gli animali da compagnia preferiti dalle popolazioni del sud est asiatico. Possedere uno di questi uccelli è un motivo di vanto ed ognuno può acquistarne uno al mercato, a prescindere dal livello sociale.
Ciò che sta condizionando la sopravvivenza di queste specie non è comunque solo la richiesta di animali per uso domestico o da compagnia. Entrano in gioco anche le competizioni canore, culturalmente importanti e fonte d’introito per le famiglie. Mentre altre tradizioni si sono evolute e sono cambiate nel tempo, quella degli uccelli canori ha persistito ed anzi si è trasformata in uno sport e in un’attività di livello industriale, che coinvolge non solo i commercianti di animali, ma anche i produttori di gabbie, di cibo e d’integratori alimentari. E’ sorta di conseguenza una miriade di Bird Clubs e le gare di canto vengono considerate come eventi sportivi ed un business che genera elevato lucro.
Sebbene in Indonesia siano presenti molti allevatori regolarmente autorizzati, c’è ancora un numero allarmante di bracconieri, venditori e negozi che commerciano illegalmente uccelli catturati allo stato libero. Questo avviene perché le persone sono convinte che il canto degli uccelli presi in natura sia più potente o comunque migliore o, più semplicemente, perché catturare gli uccelli è più semplice che non allevarli. Sfortunatamente, un enorme numero di questi animali non sopravvive ai primi giorni dalla cattura.
Perché ora? Perché l’EAZA ha scelto proprio questo momento per la sua Campagna?
La pressione esercitata dal commercio illegale sugli uccelli canori dell’Asia è devastante e per molto tempo è stata sotto stimata. La nostra conoscenza dello status delle popolazioni allo stato libero non si sviluppa purtroppo con la stessa rapidità con cui queste specie di Uccelli scompaiono e le categorie IUCN devono essere cambiate con più velocità e frequenza della regola per riflettere la situazione attuale. Inoltre, solo un piccolo numero delle specie interessate sono tutelate da leggi nazionali o internazionali ed in ogni caso la vigilanza sul rispetto delle norme è insufficiente.
Obiettivo di questa campagna è quello di ridurre le estinzioni di uccelli canori in Asia e di accrescere la consapevolezza di questo problema all’interno ed al di là della comunità degli zoo. Il nostro goal è quello di fare sì che gli zoo possano salvare un crescente numero di specie dall’imminente minaccia di estinzione, grazie alla propria capacità di mettere insieme le risorse umane, il know-how ed i fondi necessari.
La Campagna consisterà nelle seguenti attività da realizzare:
1. nelle istituzioni europee:
- Accrescere la consapevolezza del pubblico e della comunità degli zoo sull’esistenza del problema.
- Raccogliere fondi per le attività di conservazione necessarie a prevenire le estinzioni.
- Fornire idee e informazioni di base per le attività di educazione condotte negli zoo.
- Fornire il know-how, la guida tecnica e la forza lavoro necessarie a dare avvio a programmi di riproduzione e conservazione ex-situ ed alle relative attività di ricerca.
2. in natura:
- Accrescere la consapevolezza delle popolazioni locali ed adottare strategie di educazione ambientale in collaborazione con le autorità e i responsabili della regione.
- Fornire aiuto nello sviluppo di linee guida per l’allevamento delle specie maggiormente a rischio, favorendo la legale riproduzione e gestione di popolazioni ex situ su base scientifica.
- Costruire le capacità e conoscenze necessarie alla vigilanza sulla corretta applicazione delle leggi nella regione interessata.
- Dare avvio, sviluppo e continuo sostegno a centri di riproduzione e conservazione in loco, ove sia necessario.
- Sostenere iniziative di ricerca finalizzate a migliorare le basi scientifiche dei progetti di reintroduzione.
La Campagna durerà dal 1 Ottobre 2017 al 30 Settembre 2019.
Progetti. I progetti che andremo a sostenere:
Il nostro scopo è quello di dare un contributo al miglioramento della situazione degli uccelli canori e dei loro ambienti naturali in Asia, di sviluppare conoscenze e comprensione sulle minacce che incombono su queste specie, ma anche su ciò che gli zoo possono fare per salvarle. Collaboreremo pertanto con organizzazioni locali, che ci aiutino ad esercitare la necessaria pressione sulle agenzie governative della regione. Il nostro intento è di istituire e sostenere campagne di sensibilizzazione a livello locale, promuovere il birdwatching come alternativa per il tempo libero, ad esempio mettendo a disposizione di enti che organizzino queste iniziative binocoli usati, raccolti negli zoo. Vorremmo anche migliorare il livello di sensibilità e conoscenza del problema attraverso il TAG EAZA sui Passeriformi, i programmi EEP e l’uso dei media EAZA (newsletter, presentazioni a conferenze, riviste periodiche, sito web). Un altro progetto consiste nel pubblicare Linee Guida di Buona Pratica per l’allevamento e mantenimento di queste specie, favorendo così la costituzione di popolazioni ex situ geneticamente sane delle specie-chiave di uccelli canori e una raccolta dati su queste specie da parte di più di 150 soci EAZA, che prosegua nel tempo, al di là del periodo della campagna.
L’obiettivo finale è quello di poter definire un quadro più chiaro dello stato attuale (sia dal punto di vista tassonomico che conservazionistico) di tutte le specie oggetto della campagna, sia quelle “chiave” che quelle secondarie.
Se volgiamo realmente fare la differenza, abbiamo bisogno solo di applicare a questa situazione quel kit di capacità che gli zoo EAZA già possiedono ed avremo la possibilità di far sapere al mondo il valore degli zoo nella conservazione. Celebrando i 25 anni dall’istituzione dell’EEP per lo Storno di Bali (Leucopsar rothschildi) possiamo dimostrare con facilità che è possibile salvare una specie di uccello canoro attraverso un programma di riproduzione organizzato e condotto dagli zoo.
Tutti i fondi che verranno raccolti andranno ai seguenti progetti, pre-selezionati dalla Commissione Conservazione EAZA:
Progetto della KASI Foundation per Centro di riproduzione per uccelli canori –Est Isola di Giava, Indonesia
Santuario per uccelli canori – Nord Sumatra, Indonesia
Progetto presentato dal Nias Heritage Museum per un Centro di riproduzione del Merlo parlante maggiore o di Nias – Isola di Nias, Indonesia
Progetto presentato da Ecosystem Impact mirato alla protezione di una piccola isola a est di Sumatra, che ospita l’ultima popolazione in natura di Merlo parlante maggiore o di Nias (Gracula robusta), specie Criticamente Minacciata per l’IUCN.
Progetto presentato dalla Metropolitan University e da Birdlife International per condurre ricerche sul campo per la localizzazione delle due specie più rare dell’isola di Giava: Cissa thalassina e Garrulax rufifrons, entrambe Criticamente Minacciate per l’IUCN.
Progetto presentato dalla Metropolitan University e da Birdlife International per studi su reintroduzione e monitoraggio dello Storno di Bali, specie Criticamente Minacciata per l’IUCN. Località: Bali, Indonesia.